Mi ha chiamato sul cellulare, il tecnico, perché pur avendo citofonato non avevamo sentito nulla...il che è plausibile, visto che per svegliarci alle otto del mattino, avevo messo la radiosveglia al massimo del volume...azzerando perciò qualunque possibilità di sentire il citofono. Tra parentesi: continuavamo a dormire della grossa!
Il tecnico era un ragazzo simpatico che ci ha dato subito pochissime speranze: la Casa ha tre prese conosciute per il telefono:
1) ingresso (il principale)
2) dietro la libreria rossa (un giorno vi mostrerò in foto che scempio ho fatto col taglierino per trovare la presa e renderla accessibile)
3) di fianco al letto
Ebbene, Mr. Tecnico ci ha detto la verità: da qualche parte, esiste UN'ALTRA PRESA. Senza QUELLA PRESA, le due in studio e in camera SONO TOTALMENTE INUTILIZZABILI.
Aggiungiamo il fatto che la presa in ingresso è così in ingresso che praticamente sta di fianco alla porta blindata. Il che significa che nessun telefono potrà stare lì e cmq la posizione è troppo sacrificata per metterci anche il modem.
Ho recuperato la scheda elettrica della Casa, quella che ho costretto l'elettricista a darmi (l'elettricista quell'incompetente!!!! Adesso lo posso dire), e ho scoperto che probabilmente (ma non siamo sicuri al 100% perchè la scheda elettrica non è quella definitiva) la famosa presa del telefono è dietro alla cucina.
Se fosse stata come le altre, non l'avrei mai fatta coprire. Le "altre", per l'appunto, sono ricoperte di una placca bianca ben riconoscibile, con una scritta sopra. Questa, invece, ha una mascherina nera con spazio per tre frutti ma nessuno inserito: sembra una presa elettrica per spine normali, non altro!
E quindi ora...abbiamo il telefono, sì. Internet ancora no, manca il modem. E per ora ho messo il solito cordNess, ovvero un telefono analogico dotato di un filo estremamente lungo (tipo 5 metri) appoggiato al divano verde in salotto. Insomma,
si sta come d'autunno
terremotati
sui divani.
Qualcuno si sta rivoltando nella tomba, lo so, lo so.
Cos'è nowhere in my mind? Un tentativo di eliminare per sempre la cartastraccia, uno sfogo alla megalomania? Un modo per essere spiati dal buco della serratura?Un diario, un noioso, intimo diario. Se ci si incappa per sbaglio, pazienza, è come trovare un foglietto per strada mezzo scritto. Di chi è, di chi parla, nessuno potrà mai capirlo e saperlo se non per qualche strano evento del destino, che ci tratta come bambole di pezza con cui giocare e poi da buttare via.
lunedì 30 novembre 2009
Telepassione secondo tempo
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2 commenti:
tranqui, ungaretti non si rivolta nella tomba. E' ancora in linea con il call center di Fastschifo che gli spiega che essendo morto non la vorrebbe + pagare la bolletta
sposatemi entrambi!! siete troppo simpatici!
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