lunedì 6 dicembre 2010

Mavaffanculo!!!!

Sono così triste e arrabbiata, e so che devo farmela passare, ma non ci riesco.
Stamane ho preso un caffè con George, un ragazzo molto gentile, cordiale e ottimista che ho conosciuto in treno tempo fa. Con candore mi aveva chiesto: "diventiamo amici?" dopo 4 chiacchere su come fosse difficile conoscere persone in Italia. Sì perchè George ha una caratteristica che lo rende troppo diverso dai borghesucci benpensanti e provinciali con cui si ha a che fare tutti i giorni in questo Paese di merda.
George è nero, e viene dalla Nigeria.
Parla molto bene inglese e meno bene italiano. Non fa un lavoro altamente remunerativo nè di lustro, non è nè professore nè un imprenditore. George è un lavapiatti, in uno dei millemila ristoranti a Milano.
Anche se ero tremendamente in imbarazzo, perchè anche io sono una borghesuccia benpensante e provinciale, gli ho detto: "Forse io imparerò qualcosa da te, e tu qualcosa da me. Vabbè, proviamo a essere amici!".
Ci siamo scambiati i numeri di telefono e la mail, e ci siamo sentiti per iscritto per qualche setimana. Sono una persona veramente impegnata, e soffrivo all'idea di dover dedicare altro tempo a una persona per la quale non provavo moti di simpatia particolare (ma nemmeno antipatia, sennò non avrei mai accettato) e di cui non sapevo davvero niente. Inoltre, ragionavo sulle precauzioni da prendere quando lo avessi incontrato. Tipo: vederlo in pieno giorno, in una piazza pubblica, non fargli sapere dove abito, avvisare sempre qualcuno di dov'ero etc.

E lì mi sono fermata. "Ma io", ho pensato, "prendo tutte queste precauzioni per davvero chiunque? O solo perchè è un extracomunitario, allora ho più paura, più diffidenza, più timori?".
In vita mia ho fatto cose, agli occhi del mondo, davvero stupide: ho accettato un passaggio su una Harley Davidson da parte di un gigolò trent'enne mai visto prima, ho accettato una birra in casa di un acquirente sconosciuto di una tavola da snowboard, ho fatto l'alba con un ragazzo mai visto prima conosciuto via internet a centinaia di km da casa, ho passato una notte a Firenze con un perfetto sconosciuto che mi faceva da guida improvvisata...forse io mi fido "un po' troppo" delle persone, ma ragioniamoci un attimo.
Qual è l'alternativa?
Conoscere sempre e solo gente presentata da altri? Conosciuta in ambiti sociali che ci rappresentano e che frequentiamo? E lo scambio, la curiosità, l'insegnamento che viene solo dalle cose che non conosciamo?

Io non dico di chiudere gli occhi e buttarsi. Sappiamo tutti che il mondo è un posto molto brutto dove vivere. Dove ti truffano se va bene, finisci a pezzetti in un sacco nero in un fosso se va male.
Dico solo che NON DOBBIAMO CEDERE ALLA PAURA.

NON
CEDIAMO
ALLA
PAURA.

Forse non sarà un santo (ma, se la cosa può tranquillizzarvi, è cristiano e prega molto), ma George è un ragazzo della mia età come ce ne sono un mucchio di altri, pure più sensato di tanti trentenni che conosco.
E io mi sono rotta il cazzo che mi si chieda con apprensione se l'incontro "è andato bene" perchè si hanno pregiudizi contro di lui.

Per fortuna Claudio invece non mi dice nulla e sembra tranquillo della situazione. Probabilmente è contrario, ma rispetta la mia decisione.

6 commenti:

Carla ha detto...

La cosa più brutta è che non è una paura innata. Nel senso che da piccino giochi con chiunque, poi l'ambiente, la famiglia, la scuola, i partiti, ogni cosa ti crea questo blocco. E poi è difficile da sradicare.
Però già esserne consapevoli e voler andare *oltre* è una gran cosa.

Marica ha detto...

la tua "autoanalisi" e' gia' un bel passo avanti....

anche io mi dico sempre che non dobbiamo cedere alla paura, poi pero' metterlo in pratica e' alquanto difficile...

cmq complimenti

Baol ha detto...

Se fossimo su facebook, se non sbaglio, ci sarebbe il pulsante "mi piace"...ecco, mi piace questa tua analisi.

Grazie di averla fatta

Gao ha detto...

complimenti per la consapevolezza! e complimenti al Claude...non e' da tutti.

Gao ha detto...

.

ondalunga ha detto...

se la cosa ti può consolare le donne finiscono fatte a pezzi e buttate dentro sacchi generalmente da mariti/padri/fratelli/zii/ ex/non ex e pure vicini di casa.
Goditi la tua nuova amicizia, e pensa solo che le precauzioni che prendi le prendi in quanto donna con un qualsiasi uomo.
E comunque se prega molto ;)