Io lo so che che le amicizie che si trovano da adulti non sono come le altre. Si sfilacciano subito, perchè non sei costretto a convivere assieme e volenti o nolenti a conoscersi, ed è normale che i legami siano meno forti.
Solo che un po' mi fa male perchè io vorrei con tutte le mie forze avvicinarmi, ma c'è questa indifferenza del non ricambiare mai, del non richiamare mai, che mi fa dire "io non sono abbastanza": non sono abbastanza simpatica, non sono abbastanza disponibile, o semplicemente non sono abbastanza la persona che gli altri avrebbero bisogno io fossi.
Lo so che sono lagnosa e critica, e sono pure esagerata e radicale. In effetti non dovrei stupirmi se invece di avvicinare le persone, le allontano. Io trotto come un cagnolino felice, ma mi ignorano, e vorrei mi dicessero qualcosa tipo "dai, facciamo questa cosa assieme", ma non succede mai.
Per fortuna ho i miei amici, quelli che mi sopportano nonostante i miei spigoli e che capiscono che anche se ho i mie 1000 difetti, non sono una persona cattiva, e mi perdonano le assenze, le difficoltà, i momenti no. Penso spesso agli expat, e al fatto di doversi confrontare con amicizie adulte e senza la rete di sicurezza degli amici di sempre, lontani. Dev'essere molto dura.
Però mi sento un po' rifiutata e devo farmene una ragione: non si può piacere a tutti. E' il mio mantra da qualche anno, ma fa sempre un po' male ripeterselo.
6 commenti:
Io dopp 15 anni in Spagna posso dire che ho un po' di amici su cui contare, ma nemmeno tantissimissimi ... È un problema di tempo limitato, di dover selezionare a chi dedicarlo, di orari impossibili e comunque caratteri magari più definiti che ti fanno mettere dei paletti o barriere, mentre da più giovani si è più 'tolleranti' ...
secondo il mio consorte (io patisco moltissimo l'assenza di amicizie qui all'estero) è una questione di età: arrivati verso i trenta, hai la tua cerchia di amici, famiglia e problemi e non hai più voglia di conoscere gente nuova.
non sai quanta gente mi abbia detto negli ultimi anni "sì, ok, mi faccio sentire" e poi sia finita lì.
fa sempre un po' male. vabeh. per fortuna abbiamo altre persone che ci vogliono bene.
Io di amicizie che frequento non ne ho, se non le mamme dei compagnetti di Miciomao, ma ci si vede giusto fuori scuola e alle feste di compleanno.
Mi pesa non avere nessuno con cui condividere un caffè, del tempo, un pomeriggio. va così. Ormai me ne sto facendo una ragione, anche se mi pesa sempre
Oddio, adesso dirò una cosa odiosa e magari mi darete addosso, ma secondo me questa dell'amicizia è una cosa sopravvalutata. Nel senso che, come succede da adolescenti con l'amore, forse la si idealizza. Sarà che io, personalmente, non ricordo di aver mai avuto amici "da film": quelli con cui condividi le marachelle a scuola, o con cui passi la miglior vacanza estiva della tua vita, o "la migliore amica" che conosce tutti i tuoi segreti...
Ho conosciuto tante persone, con alcune ci sono anche andata d'accordo - o persino molto d'accordo - ma poi ci si perde di vista. Perchè si cambia scuola, o si trova il moroso, o ci si trasferisce, o si mette su famiglia, o non ti rinnovano il contratto di lavoro, o decidi di andare a vivere in America... Semplicemente, la vita di ognuno va avanti e la strada che prima si percorreva insieme, arrivata ad un bivio, si divide. E così si cammina da soli, fino a che un crocicchio non ci porta un nuovo compagno di viaggio.
Non sei tu ad essere "troppo poco... qualcosa", secondo me: è che la vita è così.
Cara Zion, ciao, che piacere ritrovarti. Ogni tanto mi riaffaccio qui su mondo blog, e ritrovare le mie letture mi dà un senso piacevole di ritorno a casa.
Allora... Io credo che avere una 'rete sociale' intorno a noi sia necessario/vitale per una buona qualità della vita. Poi è vero che molto dipende dal carattere delle persone, ma io diffifo abbastanza di chi dice che sta bene senza amici. O è rassegnato, o non ha mai avuto delle vere amicizie, perchè chi sa come ti arricchiscono la vita dei buoni amici non potrebbe mai dire una frase del genere...
Allora, io sono fuori dal mio paese natio da 15 anni, e mio marito pure. Di amicizie ne abbiamo avute tante, che poi nel tempo si sono rivelate più che altro semplici conoscenze... tuttavia su una cosa sono d'accordo con commento qui su: non serve che l'amicizia sia ETERNA, non è detto che debba essere ventennale o trentennale o centenaria.. insomma, se c'è un'affinità di gusti e di pensiero, si fa un cammino insieme, ci si accompagna per sei mesi, un anno... e poi se la vita separa le strade, PAZIENZA. L'importante è godere appieno del rapporto da ambo le parti.
Io la vedevo così anche per le relazioni di coppia, non è che tutte le storie possono essere LA STORIA, ma chi se ne frega! L'importante è che siano belle, che arricchiscano la vita, che facciano star bene, e riflettere sulla vita, che ci facciano crescere. E se finiscono... PAZIENZA.
...
che quel giorno è già buono per amare qualchedun'altro qualche altroooo.... (cit).
Quindi, mia cara, non ti crucciare di quello che perdi per strada, ma godi dei rapporti che hai, perchè è grazie ad ognuno di loro che sei quello che sei!!!!!
Troppa filosofia? Ti assicuro di no,o forse sì, ma aiuta a vivere meglio. Un abbraccione, ora vado a leggere un po' di tuoi post più vecchi.
A scusa... sono PRxT
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