mercoledì 26 agosto 2015

Rosso

Su twitter, che uso appassionatamente tutti i giorni, si scatenano spesso momenti orwelliani da "due minuti d'odio". Tizio contro caio, tutti i follower di tizio contro caio, e poi viceversa, e così avanti di odio in odio, di risposta piccata in risposta piccata.
Certo, non è che un ripetersi amplificato di dinamiche vere, tangibili e reali tra persone.
Ma è anche brutto, perchè si spera sempre che in binari paralleli della realtà (quali sono i social), ci sia una fuga dalle rigide dinamiche solite in cui viviamo. Ecco perchè le persone tolgono i filtri, perchè si "rilassano", dando però vita a reazioni che rompono con le regole dell'educazione e della buona convivenza, esasperando le reazioni in una maniera che sfocia nell'aperta aggressività. Che peraltro, mi spaventa.
Insomma, posti come twitter in cui ci si dovrebbe rilassare e passare del tempo piacevolmente diventano teatro di flames da paura con insulti che si alzano di tono in maniera incontrollata.

Poi ci sono altre situazioni: altre storie.
Ho cominciato a seguire Sergio tempo fa. Un nonno connesso, che twitta allegramente #salvinimerda dall'alto delle sue 4 lauree, master, e 8 lingue, nonchè due figli e alcuni nipoti.
Un problema di salute l'ha mandato in ospedale e ripreso per i capelli all'inizio dell'estate. Ho cominciato a seguirlo che si stava riprendendo, ha passato le vacanze con i nipoti e i figli, spesso facendo compagnia alla madre, la moglie lo raggiungeva al mare con lui che twittava brontolando allegramente. Una persona normale, pacata (tranne nel suo antileghismo), educata, che sa far sorridere con il suo buongiorno e i suoi tweet ironici e pungenti.
Poi ieri il tracollo, codice rosso, lui che ancora twitta caparbio, racconta che è un brutto segno che i suoi figli sono arrivati di corsa con l'aereo, che i medici gli sembrano così seri e portano sfiga, che sono tutti così gentili che marca male. Io in ansia. Per uno sconosciuto, che non ha legami con me, lo leggo e basta, ma con la sua tranquillità mi ha sempre trasmesso buonumore e serenità.
Scrive ancora, anche di nascosto, di tutti gli aghi, del fatto che non riesce a scrivere tanto, che si stanca.
Poi, stamattina, il coma. Il figlio, rispettando le sue volontà, chiude l'account.
E io che mi chiudo in bagno in ufficio e prima piango, poi rido. Piango perchè penso ai suoi familiari, a sua moglie, a chi gli vuole bene. Rido perchè penso che ho avuto la fortuna di leggerlo, di entrare in contatto con una persona brava che senza i social non mi sarebbe mai capitato di incrociare.
E' tutto qui.
E ora cuori alti, per pensare a quante persone sono belle e non conosciamo, e a come sia giusto rispettarci tutti. Certo i leghisti un po' meno, ma pazienza, sono esseri umani persino loro.
Caro Sergio, grazie per avermi fatto sorridere, per avermi dato il buonumore, per avermi ricordato che a qualunque età e in qualunque modo i nostri valori di condivisione e accoglienza sono importanti. Grazie, grazie, grazie. Ciao.

3 commenti:

Viviana B. ha detto...

Che bel post Zion! A Sergio sicuramente piacerà.
Ti abbraccio.

Sempre Mamma ha detto...

Che triste storia.
Una volta ero in un forum e una mamma aveva messo al mondo una bimba con problemi di salute gravi. Abbiamo seguito la sua vita, le sue difficoltà,gli interventi e la sua dipartita giorno per giorno. Era come conoscerla personalmente, pur non avendola mai vista. Ci si affeziona alle storie, alle persone, alla loro vita

clara ha detto...

Sembra che fosse proprio una bella persona, che abbia avuto una vita piena di amore e allegria. E' bello che tu ne sia stata testimone, anche se per un breve tratto :)