Niente panico

Da stasera fino a non si sa quando cancello tutti gli impegni.
Nessuno escluso, e come al solito per amene circostanze: devo studiare in sede, in ufficio, per il prossimo progetto che si appropinqua a velocità sostenuta.
Il 1° luglio comincio, e ancora non so esattamente dove, ma non è questo l'importante.
La cosa importante è che o studio o mi mandano certamente a casa nel giro di una settimana, perciò giocoforza studio.
Sarei anche abbastanza positiva, ma è la prima volta in cui io sono tranquilla e intorno a me scoppia il panico totale.
Credo che dovrei preoccuparmi, ma ancora non ci riesco. Mi sento un Lemming, uno di quelli della prima fila, che trotterella felice verso un orizzonte che pare infinito, e invece è un baratro aperto sul vuoto.

Immagine: © 2010 Blogging about animal behaviour (2010)

Vedremo come va. Per consolarmi prima di questo tour de force obbligato mi sono comperata una borsetta piccola e comoda, a tracolla.
[MODE SHOPAHOLIC ON] E' così difficile trovare una borsetta a tracolla che non sciupi il bilanciamento della figura! Ah, questi sì che sono problemi! [MODE SHOPAHOLIC OFF]
Se la pianto con le cazzate forse divento una persona seria che viene ascoltata quando parla. Forse.

L'ultima cosa: la danza della pioggia che faccio ogni sera funziona, come potete vedere dalle previsioni meteo. Purtroppo ciò non guarisce la stupidità umana.
Ieri mattina, sotto un acquazzone che mi ha fatto rimpiangere i miei stivali invernali da neve, ho visto pulire i vetri esterni della società per cui lavoro in questo momento.
Pulire. I vetri. ESTERNI. Sotto una tempesta tropicale.
Signùr.