venerdì 4 maggio 2012

Anziani

Sono andata a trovare la mia vecchia tata di quando ero piccina in ospedale, perchè è scivolata e si è rotta il femore.
E' anziana. Spariva in quel letto troppo grande e intontita dal valium e dall'anestesia.
Rimpicciolita dal male e dalla solitudine, un figlio che la vede poco e una nuora che non è mai andata a trovarla, nemmeno per farle vedere i nipoti.
Altre persone passano a salutarla, ma lei vive per il figlio e il figlio c'è pochissimo. Non si è mai occupato di lei, e ora mi domando cosa accadrà. Anche lei non è una persona facile, non ha mai voluto "un'estranea in casa" che l'aiutasse ed è vedova da così tanto tempo che ha paura degli uomini e non vorrebbe mai e poi mai frequentare circoli con persone della propria età. La situazione già difficile ora si è resa ancora più complicata dall'operazione che ha dovuto subire e dal prossimo periodo di non autosufficienza che verrà.

Mi domando come evolverà la situazione, e mi spiace vedere che alla fine sono tutti tristi. Lei per la frattura e le sue conseguenze; il figlio per un improvviso obbligo a seguirla, schicciato tra la moglie e la madre che evidentemente non si possono vedere; e chi va a trovarla non fa che respirare questa atmosfera, ed esce dall'ospedale mogio e impotente.

Tra parentesi: mentre era incosciente, l'hanno derubata dei suoi pochi averi: gli orecchini, l'anello di quando era fidanzata...Spero che chi è stato vada all'inferno, e molto in fretta. Io i ladri li odio con tutta me stessa, sono la feccia della società (insieme a un altro veriegato mondo di farabutti...ma i ladri non li sopporto proprio: vigliacchi!!!).

10 commenti:

Moky in AZ ha detto...

E' triste vedere come persone che hanno dato tanto nella vita, spesso arrivano al tramonto ricevendo solo schiaffi e spesso umiliazioni.
Bisognerebbe parlarne quando "si sta bene", pianificare il peggio quando si sta meglio. Io ne ho già' parlato adesso coi miei figli, molto leggermente, per via dell'eta'...

Aria ha detto...

anche io odio i ladri. e penso spesso alla vecchiaia, a quanto può essere solitaria e triste. eppure, tutti sono stati bambini, giovani, forti...e la vecchiaia dovrebbe essere una fortuna. se solo suo figlio potesse rivedere i fotogrammi del film in cui sua madre lo partorisce, lo accudisce, gli insegna a cammniare, a mangaire, a vivere....

Moky in AZ ha detto...

Aria, hai ragionissima. Sto leggendo un libro intitolato "Healthy at 100" di John Robbins e le prime pagine sono dedicate proprio alla descrizione di come diventare vecchi, nelle società moderne occidentali sia considerato con negatività, qualcosa da temere, di come gli anziani vengono presi in giro in cartoni, fumetti, barzellette e questo ovviamente crea un clima di pietà se non di disprezzo verso di loro. Qui da noi i nomignoli sono tipo "old fart" "old bag", "geezer", etc, tutti dal significato peggiorativo. A parte gli acciacchi che uno si deve aspettare, poi c'e' il discorso estetico che spinge donne e uomini di nemmeno 30 anni a farsi iniezioni di botulino, chirurgie a destra e a manca per "combattere" la vecchiaia.
Invece in altre culture, come quella di Okinawa, diventare vecchi e' un privilegio e un onore e gli anziani vengono onorati, invece di venire scherniti e disprezzati, per il loro contributo alla società nel passato, nel presente e nel futuro.

E' un libro che consiglio, non so se e' stato tradotto in italiano pero'.

Aria ha detto...

mi hai incuriosito!

Zion ha detto...

@moky & aria: non posso che condividere il filo logico del vostro discorso, che è senz'altro logico e ovvio in teoria, ma poi nella pratica non lo è. Purtroppo.
In realtà credo che il problema nasca dal fatto che se non PRODUCI ricchezza tangibile & visibile nell'immediato, il nostro sistema ti disprezza. Sei un PESO.

Pensate a chi si fa male e sta in malattia. A chi ha lavorato una vita ed è in pensione da qualche anno. Mi fa orrore pensare che o lavori facendoti possibilmente sfruttare, oppure sei un PESO per la collettività. Ma è quello che ci inculcano perchè il sistema del "lavoro ergo sum" è il nostro modello e non ne abbiamo uno alternativo che piaccia ai potenti (articolo 1 della costituzione: Una repubblica fondata sul LAVORO).

Un anziano è una ricchezza, ma soprattutto è una persona. Può essere antipatica, simpatica, in buona salute, ammalata. Ma a prescindere, è un essere umano che gioisce, soffre, vive.
VIVE.

Ma questo non sembra avere molta importanza secondo le logiche del profitto.

Aria ha detto...

sarà forse così. io per fortuna vivo in un piccolo paese dove gli anziani vengono molto rispettati e dove cerchiamo di tutelarli al massimo: il mio comune spende tantissimo del bilancio sulla parte sociale, soprattutto dedicata ad anziani e minori. infatti sentire di quei temrini con i quali l chiamano mi ha fatto rabbrividire! e pens ache io sono stata cresicuta dai nonni, che ora, ad 80 anni, fanno i bisnonni a tempo pieno e se non ci fossero...io non sarò mai pronta. a proposito del mio paese: qui addirittura diciamo Pincia. Il Pinzone, più ferrarese o bolognese, non è altro che una focaccia salata, diciamo così, ma adifferenza della maggioranza dei posti, dalle mie parti e più sottile e croccante...da assgagiare sicuramente...la merenda che ci davano a scuola i nonni...una ricetta dei nonni...senza memoria non siamo nessuno! Io, sempre per il Comune, sto intervistando anziani del territorio che ci raccontano la nostra storia: perchè è solo da loro che possiamo imparare e sapere cosa c'era prima! se non cogliamo le testimonianze ora di chi ha fatto la guerra...tra pochi anni nessuno potrò più raccontarcela a voce!

Carla ha detto...

mi spiace tanto, spero che tutto possa evolversi per il meglio... tu come stai? ti abbraccio

Gao ha detto...

all'inferno.... insieme a quelli che ti avevano svaligiato la cantina!! omi confondo con un altro blogger??!!

Zion ha detto...

@gao: no no non ti confondi!!! purtroppo :-(

Eiluned Beltane ha detto...

Che brutta storia ... Odio la società occidentale in cui siamo tutti presi a correre e non c'è più tempo per sedersi ad ascoltare le storie dei propri anziani.