domenica 11 agosto 2013

Io sono razzista

Io sono razzista purtroppo e me ne vergogno perchè ho dei pregiudizi verso i rom che a Milano, in orario scolastico, si trascinano dietro i bambini a chiedere l'elemosina in metropolitana, e verso i campi rom (non comprerei mai casa di fianco a un campo rom). Ma sono anche una non violenta, nel senso che non sarei mai in grado di fare del male a qualcuno, se non forse per difendere terzi (e non sono sicura nemmeno di questo).

Però seriamente mi sembra che chi ha commentato questi articoli sia pronto con le torce e le taniche di benzina in mano. Ma non stanno bene...come fa internet a scatenare così tanto astio e voglia di sangue? Sembrano tutti malati.
Capisco che l'anonimato o quasi permetta di essere senza filtri, ma è proprio questo che mi fa schifo: siamo quindi poco sopra le bestie? Ma proprio poco poco?
Il "problema rom" penso sia principalmente dovuto all'ignoranza (mia prima di tutto) della loro cultura, dei loro valori, del loro modo di vivere. Non che io possa magari mai condividerli, come è normale che sia. Viaggiamo tutti per il mondo, vediamo altre culture, non è detto che vogliamo adottarne una solo perchè la studiamo, no?
E il problema sta anche nel fatto che io sia così chiusa nei confronti di questa cultura che non capisco e che mi fa paura, perchè spesso in contrasto con quella che è la regola vigente. Personalmente, vorrei che tutti i bambini, compresi ovviamente quelli dei campi rom, potessero andare a scuola e avere una scolarizzazione di base sufficiente a decidere cosa fare del proprio futuro in autonomia. Inoltre, mi piacerebbe che tutti e soprattutto gli italiani seguissero le regole della società e della legge in modo da dare il buon esempio e inibire comportamenti devianti. Il che non vuol dire che dobbiamo essere tutti uguali e tutti soldatini, ma sarebbe bello vivere in armonia seguendo linee guida generali che permettessero libertà comuni e condivisibili. Pura utopia in Italia, ovvio. Ma io ci spero sempre.

Mi fa tanta paura leggere persone che scrivono manco avessero la schiuma alla bocca e volessero far saltare i denti o le cervella a qualcuno. Perchè quel qualcuno potrei essere io, o mio fratello, o mia sorella, o i miei nipoti, o chiunque avesse un cognome un tantino diverso da "rossi" o "bianchi". 
E' così che siamo? Mi viene una tristezza infinita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ce ne fossero di "razzisti" come te!