giovedì 30 dicembre 2010

In memoriam

Sei quello buono, quello dalle mani grandi come un papà. Calde, avvolgenti, che danno sicurezza.
Mi conosci da sempre, da quando sono nata. Mia madre mi ha affidata alle tue cure e ogni volta che abbiamo seguito i tuoi consigli, io sono guarita. Mi hai seguita da bambina, da adolescente e da giovane adulta. Ho fatto gaffes orribili con te, ho detto cose che non ho mai detto a nessun altro, solo a te. Mi hai consolato con voce pacata e profonda, mi hai somministrato medicine buone e consigliato libri importanti, e strade da seguire per conoscermi di più.
Mi fido di te, mi fido del tuo giudizio, ho affidato la mia vita alle tue mani migliaia di volte e lo rifarei ogni volta che mi fosse possibile. Tu mi conosci, e tu mi guarisci.
E ora non ci sei più, e un pezzo di me è spezzato, perchè nessun medico è mai stato buono così con me, nessuno mi ha detto quello che mi hai detto tu e nessuno mi ha mai guardato veramente, come facevi tu.
E io queste cose avrei voluto dirtele di persona, o almeno scrivertele, ma non l'ho fatto e mi morde dentro questa cosa.
Però io spero che tu lo senti, che lo senti che sei stato il medico più amato e più rispettato di tutti, che tutte le persone che hai aiutato, spesso senza chiedere nulla di nulla in cambio, se non una guarigione e un sorriso, che hai seguito anche a casa, che hai chiamato a distanza di tempo per sapere come andava, tutte queste persone ti amano e ti devono tanto.

La vita è anche questo, la morte arriva e lascia solo ricordi. Ce ne hai lasciato di bellissimi, hai trasformato malattia e sofferenza in salute e serenità.
Grazie, dottor Leonelli, grazie grazie grazie.

3 commenti:

Carla ha detto...

Lo sente, ne sono sicura.
Un abbraccio (virtuale per ora, ma spero fisico a breve) forte.

Aria ha detto...

Che bello aver conosciuto un medico così fidato e bravo...sono certa che sente la tua gratitudine.

Gao ha detto...

che bella persona! un abbraccio al dottore. SPS: sono sicuro che lui sapeva quanto lo stimassi. Certe cose non c'e' bisogno di dirle a parole, si leggono negli occhi. :-)