martedì 26 agosto 2014

Mal di vivere

Quando ho qualcosa che non va, di solito me ne accorgo che è troppo tardi.
Il bubbone emotivo scoppia, e io mi sento come se ORA, IMMEDIATAMENTE, fosse il momento di fare qualcosa.
Il mio problema è avere sotto il naso cosa vorrei (= lasciare il mio lavoro definitivamente) e non avere il coraggio di saltare. Vista la situazione economica disastrosa di questo Paese, ci credo che non ho il coraggio di saltare. Trovare un lavoro qualunque è veramente una lotteria, e non è facile credere che con tutta la spietata concorrenza che c'è per qualunque posto, io possa essere la prima della lista.
Aspetta...ehi, ma questo per caso suona come se la mia solita bassa autostima stesse parlando per me! La conosco, è lei! D'altronde, non ho una laurea in mano, e se voglio cambiare ramo riparto da (quasi) zero.
Tra l'altro ho dato una occhiata alle offerte di lavoro, e c'è imbarazzo nel leggere che perfino per una babysitter da due sere a settimana viene richiesta una laurea.
Oggi ho spedito il mio primo CV. Non capite cosa voglia dire per me. Sono 11 anni che io non spedisco CV. Undici. E per farlo ho sudato manco mi stessero chiedendo di premere il bottone che avrebbe lanciato un missile su una città di innocenti.
Che poi mandare UN CV soltanto è ridicolo, ingenuo, e forse pure un po' stupido. Conosco persone che stanno ricercando da anni e mandando centinaia (capite quanti? centinaia!!!) di CV, quindi uno è solo simbolico, una cosa per dire "vedi? Sono capace anche io", quando invece me lo sento, che non sono capace, che per me è uno sforzo immane, come gettare la spugna per qualcosa che ha assorbito un terzo della mia vita e non sono capace di lasciare andare.
E' così difficile che mi sorprendo. Vorrei cambiare la mia vita lavorativa, ma sono spaventatissima dalle conseguenze. C'è chi è ambizioso e sicuro di sé, e cambia per sentirsi valorizzato e guadagnare meglio.
Io voglio cambiare per disperazione: per non avere più incubi la notte, per non angosciarmi ad ogni riunione, per non sentirmi sempre e costantemente l'ultima arrivata e la più inadeguata. Per poter iscrivermi a un corso di acquerello!!! Ma ci pensate che non ho la libertà nè di vedere il mio medico nutrizionista (sono sempre in viaggio e non posso prendere ferie) nè di iscrivermi a un qualunque corso (palestra, bricolage, caxxate a caso, ditemene uno) perchè tanto so che non riuscirei a seguirlo? Che salterei la maggior parte delle lezioni, com'è successo da 11 anni a questa parte?
Non sono la persona adatta a sacrificare tutta la propria dimensione privata, non lo voglio più fare.
Quante volte l'avrò scritto, quante volte l'ho già detto?
Però è così, e come dice Vivib in un comento al post precedente, abbiamo il diritto e il dovere di realizzarci.
Potremmo farlo anche restando qua, ma il problema sarebbe anche il sentimento di "tradimento" che avrebbero i miei famosi legami se cambiassi lavoro.
E non c'è cattiveria nelle mie parole, purtroppo siamo tutti esseri umani e loro difficilmente capirebbero, non importa quanto io possa cercare di spiegarmi, non potrebbero capire, mancano gli strumenti e l'obiettività.
Soprattutto quest'ultima...e non riuscirò a dargliela io, nemmeno un pochino.


7 commenti:

Eiluned Beltane ha detto...

Io anche a volte penso di voler cambiare lavoro, ma forse devo cambiare un po' me e il modo di affrontarlo ... Perché in fondo sono 'fortunata' e ho un lavoro che mi permette di prendermi settimane senza stipendio per viaggiare o stare con la mia famiglia ... Ma se mi facesse venire gli incubi, allora NO, non ci starei ...
Era quello che mi succedeva prima di andare in Soovenia, ed andarmene è stata una delle migliori cose che io abbia mai fatto. Quindi coraggio, continua a spedire CV, non si sa mai! ;-)

Aria ha detto...

quello che ha scritto cecilia prima di me mi ha fatto riflettere...anche io, pur avendo un bellissimo lavoro ma brutti colleghi, faccio incubi alla notte! t direi: dobbiamo cambiare lavoro ma quella frase mi fa riflettere...forse dobbiamo cambiare anche un pò di noi...di me nel mio caso...e non farmi angosciare sempre così tanto...per te è diverso...viaggiare così tanto ti porta via tanto tempo da dedicare a chi e a cosa ami, quindi coraggio, continua a spedire! l'anima non mente!

Viviana B. ha detto...

E bon, ti sei data le risposte da te, com'è giusto che sia. Quando non si può più andare avanti, è perchè dobbiamo scegliere di percorrere un altro cammino. Che altro posso aggiungere io? Solo che faccio il tifo per te (e che mi onora la tua citazione).

Sempre Mamma ha detto...

Non è di certo facile fare un lavoro che ti porta sempre fuori casa e non ti permette di poter fare un corso o altro. Capisco il tuo malumore, certo che di questi tempi non è semplice trovare un'alternativa valida.
Pensa che mio cugino, stanco delle continue trasferte che lo portano via da casa per mesi e mesi di continuo, ha spedito molti Cv per trovare un lavoro diverso. Ebbene, dato la sua esperienza all'estero, nelle più disparate parti del mondo, gli offrivano solo incarichi in cui doveva viaggiare. E' rimasto dov'è, perchè cambiare per fare la stessa cosa?

Resiliente ha detto...

Capisco perfettamente. Forza e coraggio!

Carla ha detto...

Vic ci vuole tanto coraggio per fare ciò che stai facendo, soprattutto quando è tanto tempo che non si cambia... Ma è arrivato il momento. Il passo che hai appena fatto è determinante, importantissimo. Sarà difficile ma non impossibile, sei molto più in gamba di quanto credi! Ti abbraccio!

Moky in AZ ha detto...

Quando un'idea continua a frullarti per la testa, e solo una questione di tempo prima che non la realizzi. E carpalo, 'sto diem! :)